giovedì 10 marzo 2011

Un ricordo di fra Paolo Cori, frate cappuccino



"Rallegratevi in quel giorno ed esultate perchè, ecco,
la vostra ricompensa è grande nei cieli" (Lc 6,23)


 Fr. Paolo Cori
cappuccino


Roma 4 luglio 1935 - Roma 2 marzo 2011




UN RICORDO PERSONALE

Sempre disponibile, non si può dimenticare il suo sorriso, le sue misurate parole. Ogni anno, per l'anniversario del dies natalis della Serva di Dio Giuseppina Berettoni ci accoglieva nella Cappella principale del Cimitero del Verano, con grande disponibilità è dire poco, con "affetto" - da verace frate cappuccino - sicuramente si. In questa sua discreta affabiltà la cifra del mio ricordo.
Non l'ho conosciuto bene, ma spesso lo incontravo nei locali della basilica di San Lorenzo , presso cui sorge il convento dei frati cappuccini che anche a Roma come in moltissimi altre località è situtato "fuori le mura",  come vogliono le intenzioni della regola cappuccina, che voleva i conventi al di fuori della città, ma non così tanto lontani da impedire la loro missione di predicatori, e sempre c'era una parola, o uno sguardo d'intesa. Mi ci recavo spesso in quanto ospita la sede regionale del Terz'Ordine francescano, oggi Ordine Francescano Secolare di cui faccio parte.  

Per me è  stato il "portinaio" della chiesa di Santa Maria della Misericordia del Cimitero monumentale di Roma, al Verano - potrei dire custode, guardiano per usare definizioni più importanti anche se improprie, ma lo meriterebbe - ma preferisco dire "portinaio" perche a quest'incarico i cappuccini  - altrimenti noti come i "frati del popolo" - sceglievano persone speciali che sappessero essere porta tra il chiostro e il "mondo". Un incarico delicato, che richiede quella grande dose di francescana cortesia che fr. Paolo  sempre ha riservato a noi fedeli della Serva di Dio Giuseppina Berettoni ogni anno ci vede lì riuniti nella domenica più vicina al 17 gennaio, data della sua dipartita al cielo.
Anche fr. Paolino le era devoto ... ora dall'alto me li immagino vicini - entrambi col proprio sguardo che ci fa ognuno unici di fronte a Dio - guardarci nel nostro indaffararci in questo mondo e in preghiera raccomandarci al Signore; comunque sia, uniti nella comunione dei vivi e dei morti ricordiamoli anche noi, nel nostro piccolo.

Marco Stocchi