giovedì 19 dicembre 2013

Roma, CASA ZACCHEO: Via IV Cantoni e quel quadro in ricordo di Giuseppina Berettoni



Via iv cantoni e quel quadro a suo ricordo 
 
Padre Candido e i fedeli di Giuseppina Berettoni

(continua da: link) - Il caseggiato, in cui nacque Giuseppina, da molti anni è stato trasformato in casa per i religiosi, ultime le suore del PIME che dopo anni di residenza hanno lasciato il testimone allo studentato “Casa Zaccheo”, comunità di vita evangelica di seminaristi della Pontificia Università Lateranense.

Come è accaduto per le suore, quando giunsero in via IV Cantoni, anche per chi ora approda allo studentato di "Casa Zaccheo", rimane una sorpresa sapere che tra quelle  mura dove ora si vive, sia nata e abbia vissuto una Serva di Dio. Questo si evince da un ritratto di  Giuseppina Berettoni  affisso da alcuni decenni su una parete, proprio vicino alla cappella, e mai tolto.

Il giovane seminarista – che ci ha accolto con fine delicatezza e piena disponibilità  - ci ha riferito della “curiosità” (santa curiosità!) che gli studenti hanno dimostrato, guardando “quel quadro” nella loro casa. 

Al termine della giornata abbiamo lasciato sul mobiletto sotto l’immagine di Giuseppina un po’ di materiale di propaganda: sarà, dunque, prossima cura del Centro Giuseppina Berettoni, fornire alla biblioteca dello studentato quei libri che possano servire a  far conoscere e comprendere la figura e l’apostolato di Giuseppina Berettoni.

LA CASA DI GIUSEPPINA "CHIAMATA ZACCHEO" ...
IN VIA DEI IV CANTONI, OGGI ...  



L’ing. Ferruccio Botto, già stretto collaboratore di p. Giovanni Coradazzi ofm - cui va nostra imperitura riconoscenza per aver saputo sostenere la Causa della nostra Giuseppina - ci ha ricordato come la Berettoni fosse stata inviata missionaria da Santa Francesca Saverio Cabrini. Infatti con altre cinque suore, partì da Genova verso l’Argentina, per prendersi cura, in particolare, degli emigranti italiani.  A distanza di più di un secolo, oggi a Roma è giunto dall’ Argentina, il nostro attuale Papa Francesco, figlio di emigranti piemontesi.

Giuseppina Berettoni chiamata “Zaccheo”

incontro di Gesù con Zaccheo
icona di p. Antonio Baù, ofm

Caseggiato dove nacque Giuseppina
in via dei IV Cantoni
Ferruccio ci ha poi ricordato come Giuseppina, essendo delle cinque suore la più bassa, fosse stata ribattezzata dalle sue consorelle ‘Zaccheo’, come il personaggio del  vangelo che essendo di piccola statura, per vedere Gesù che passava, salì su un albero di sicomoro.

Che cosa dire di più? Se non l’emozione provata che la casa di Giuseppina, per imperscrutabili vie … che proprio la sua casa di nascita abbia in qualche modo oggi preso il “suo nome”! 

CASA ZACCHEO, STUDIARE ALLA LUCE DEL VANGELO

V
ivere insieme il Vangelo e trovare un luogo di discernimento per un cammino di vita.  Con questi intenti nasce a Roma Casa Zaccheo, promossa dall’Università Lateranense. Un’intuizione affiorata nel corso dell’ultima Gmg spagnola, quando Benedetto XVI lanciò l’idea di tornare alle prime comunità cristiane. A raccoglierla mons. Enrico Dal Covolo, magnifico rettore dell’Università pontificia, che insieme ai suoi collaboratori pensa a un segno tangibile di nuova evangelizzazione per l’Anno della Fede. Così, attraverso la pastorale universitaria, si inizia la ricerca di una decina di studenti, che sentono il desiderio di costruire un percorso diverso di vita e mettersi in gioco. “Questo vuole essere un esempio di evangelizzazione cristiana, che va al di là delle parole, per questo Anno della Fede”, ha ribadito Mons. Dal Covolo, ieri, nel corso dell’inaugurazione ufficiale. “È un invito alla santità”- ha sottolineato Dal Covolo: “Se non si tende a quell’obbiettivo, è inutile parlare di evangelizzazione, per cui è fondamentale la testimonianza nell’ambiente in cui si vive”.
da "Famiglia Cristiana",5 novembre 2012
                                      
Un caro ringraziamento è più che dovuto a don Alessandro Cossu, già Rettore di Casa Zaccheo, per l'attenzione avuta verso il nostro Centro, nelle fasi preparatorie di quest'incontro sulle orme di Giuseppina Berettoni.