domenica 19 gennaio 2014

12 GENNAIO 2014 - NELL' ANNIVERSARIO DEL DIES NATALIS DELLA SERVA DI DIO GIUSEPPINA BERETTONI - Santa Messa e visita alla tomba a Pincetto vecchio del cimitero del Verano



 

«Non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova» (Rm 6,3-4)”.

12 gennaio 2014 – Nella domenica del “Battesimo di Gesù”, i fedeli della serva di Dio Giuseppina Berettoni si sono riuniti in preghiera accanto alla tomba che ne raccoglie i resti mortali.

IL BATTESIMO DI GIUSEPPINA
e l'importanza di conoscerne la data
nelle parole di Papa Francesco

A guidarci nella giornata, iniziata con la S. Messa nella Cappella del Verano, P. Candido Hofmann, con il quale poi siamo giunti a far visita alla tomba. 
Una commorazione avvenuta pochi giorni dopo l’udienza dell’8 gennaio, in cui Papa Francesco ha detto:
Giuseppina fu battezzata il 9 agosto 1875
tre giorni dopo la sua nascita
nella bassilica di S. Maria Maggiore




“È importante conoscere il giorno nel quale io sono stato immerso proprio in quella corrente di salvezza di Gesù. E mi permetto di darvi un consiglio. Ma, più che un consiglio, un compito per oggi. Oggi, a casa, cercate, domandate la data del Battesimo e così saprete bene il giorno tanto bello del Battesimo. Conoscere la data del nostro Battesimo è conoscere una data felice.
Il rischio di non saperlo è di perdere la memoria di quello che il Signore ha fatto in noi, la memoria del dono che abbiamo ricevuto. Allora finiamo per considerarlo solo come un evento che è avvenuto nel passato — e neppure per volontà nostra, ma dei nostri genitori —, per cui non ha più nessuna incidenza sul presente”.


foto: Certificato di battesimo
nella copia conservata nell'
Archivio d'Avila, Spagna



IN PREGHIERA NEL GIORNO DEL SUO DIES NATALIS

Quando diciamo del trapasso da questa vita al cielo “dies natalis, intendiamo che con la nostra morte - in attesa della resurrezione dei corpi alla fine dei tempi - già si compie un passo di quel cammino di vita unitivo iniziato col battesimo: «Non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte?

Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova» (Rm 6,3-4)”.