giovedì 28 maggio 2020

PAPA FRANCESCO: IL BATTESIMO CARTA D'IDENTITA' DEL CRISTIANO, NON LASCIATEVELA RUBARE


GIUSEPPINA BERETTONI E' STATA BATTEZZATA IL 9 AGOSTO DELL'ANNO 1875,
PROCLAMATO DA PIO IX
"ANNO GIUBILARE DEL PERDONO E DEL RINNOVAMENTO SPIRITUALE".


"Oggi, festa del Battesimo di Gesù, pensiamo al giorno del nostro Battesimo. " ha chiesto Papa Francesco, durante l'Angelus dell'10 gennaio scorso. "Tutti noi - ha proseguito - siamo stati battezzati, ringraziamo per questo dono. E vi faccio una domanda: chi di voi conosce la data del suo Battesimo? Sicuramente non tutti. Perciò vi invito ad andare a cercare la data, chiedendo per esempio ai vostri genitori, ai vostri nonni, ai vostri padrini, o andando in parrocchia. E’ molto importante conoscerla, perché è una data da festeggiare: è la data della nostra rinascita come figli di Dio. Per questo, compito a casa per questa settimana: andare a cercare la data del mio Battesimo. Festeggiare quel giorno significa riaffermare la nostra adesione a Gesù, con l’impegno di vivere da cristiani, membri della Chiesa e di una umanità nuova, in cui tutti sono fratelli".

Avvicinandosi la data della dipartita al cielo di Giuseppina Berettoni, sono andato a vedere quando è stata battezzata, il luogo lo sapevo, la Basilica di Santa Maria Maggiore, lo stesso del suo dies natalis, della sua salita al cielo. In effetti, però, il nostro Natale come cristiani è proprio con il nostro battesimo che Papa Francesco ha chiamato il nostro "atto di nascita alla Chiesa".
Così, infatti, disse Papa Francesco nell'udienza generale del 13 novembre 2013: "
Il Battesimo è in un certo senso la carta d’identità del cristiano - ha detto ancora Papa Francesco - il suo atto di nascita” (...) Il Sacramento della Penitenza o Confessione è (...) come un “secondo battesimo”, che rimanda sempre al primo per consolidarlo e rinnovarlo. In questo senso il giorno del nostro Battesimo è il punto di partenza di un cammino, di un cammino bellissimo, di un cammino verso Dio, che dura tutta la vita, un cammino di conversione e che è continuamente sostenuto dal Sacramento della Penitenza”.
Una riflessione che ci richiama ai motivi per cui Papa Francesco ha indetto il "Giubileo straordinario della Misericordia" nel quale - come scrive nella Bolla d'indizione - "ogni Chiesa sarà chiamata a vivere un momento straordinario di grazia e rinnovamento spirituale". Informandomi sulla data del battesimo, Giuseppina, Annunziata, Enrica Berettoni, nata il 6 agosto, festa della Trasfigurazione, è stata battezzata il giorno 9  agosto dell’anno 1875, proclamato da Pio IX "Anno Giubilare del perdono e del Rinnovamento Spirituale".
In questo Anno Giubilare della Misericordia, chiediamo a Giuseppina che è stata una verace apostola dalla fede tenace e dalla carità operosa di saper rinnovare nella vita ogni giorno le promesse battesimali, intercedendo per noi presso il Padre, affinché, guidati dalla forza dello Spirito Santo, ci confermi apostoli gioiosi di Cristo Risorto.
Marco Stocchi


Atto di Battesimo di Giuseppina Berettoni

UDIENZA GENERALE
DELL'8 GENNAIO 2016

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Oggi iniziamo una serie di Catechesi sui Sacramenti, e la prima riguarda il Battesimo. Per una felice coincidenza, domenica prossima ricorre proprio la festa del Battesimo del Signore.

1. Il Battesimo è il sacramento su cui si fonda la nostra stessa fede e che ci innesta come membra vive in Cristo e nella sua Chiesa. Insieme all’Eucaristia e alla Confermazione forma la cosiddetta «Iniziazione cristiana», la quale costituisce come un unico, grande evento sacramentale che ci configura al Signore e fa di noi un segno vivo della sua presenza e del suo amore.

Può nascere in noi una domanda: ma è davvero necessario il Battesimo per vivere da cristiani e seguire Gesù? Non è in fondo un semplice rito, un atto formale della Chiesa per dare il nome al bambino e alla bambina? E’ una domanda che può sorgere. E a tale proposito, è illuminante quanto scrive l’apostolo Paolo: «Non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova» (Rm 6,3-4). Dunque non è una formalità! E’ un atto che tocca in profondità la nostra esistenza. Un bambino battezzato o un bambino non battezzato non è lo stesso. Non è lo stesso una persona battezzata o una persona non battezzata. Noi, con il Battesimo, veniamo immersi in quella sorgente inesauribile di vita che è la morte di Gesù, il più grande atto d’amore di tutta la storia; e grazie a questo amore possiamo vivere una vita nuova, non più in balìa del male, del peccato e della morte, ma nella comunione con Dio e con i fratelli.

2. Molti di noi non hanno il minimo ricordo della celebrazione di questo Sacramento, ed è ovvio, se siamo stati battezzati poco dopo la nascita. Ho fatto questa domanda due o tre volte, qui, in piazza: chi di voi sa la data del proprio Battesimo, alzi la mano. È importante conoscere il giorno nel quale io sono stato immerso proprio in quella corrente di salvezza di Gesù. E mi permetto di darvi un consiglio. Ma, più che un consiglio, un compito per oggi. Oggi, a casa, cercate, domandate la data del Battesimo e così saprete bene il giorno tanto bello del Battesimo. Conoscere la data del nostro Battesimo è conoscere una data felice. Il rischio di non saperlo è di perdere la memoria di quello che il Signore ha fatto in noi, la memoria del dono che abbiamo ricevuto. Allora finiamo per considerarlo solo come un evento che è avvenuto nel passato — e neppure per volontà nostra, ma dei nostri genitori —, per cui non ha più nessuna incidenza sul presente. Dobbiamo risvegliare la memoria del nostro Battesimo. Siamo chiamati a vivere il nostro Battesimo ogni giorno, come realtà attuale nella nostra esistenza. Se riusciamo a seguire Gesù e a rimanere nella Chiesa, pur con i nostri limiti, con le nostre fragilità e i nostri peccati, è proprio per il Sacramento nel quale siamo diventati nuove creature e siamo stati rivestiti di Cristo. È in forza del Battesimo, infatti, che, liberati dal peccato originale, siamo innestati nella relazione di Gesù con Dio Padre; che siamo portatori di una speranza nuova, perché il Battesimo ci da questa speranza nuova: la speranza di andare sulla strada della salvezza, tutta la vita. E questa speranza niente e nessuno può spegnere, perché la speranza non delude. Ricordatevi: la speranza nel Signore non delude mai. Grazie al Battesimo, siamo capaci di perdonare e di amare anche chi ci offende e ci fa del male; che riusciamo a riconoscere negli ultimi e nei poveri il volto del Signore che ci visita e si fa vicino. Il Battesimo ci aiuta a riconoscere nel volto delle persone bisognose, nei sofferenti, anche del nostro prossimo, il volto di Gesù. Tutto ciò è possibile grazie alla forza del Battesimo!

3. Un ultimo elemento, che è importante. E faccio la domanda: una persona può battezzarsi da se stessa? Nessuno può battezzarsi da sé! Nessuno. Possiamo chiederlo, desiderarlo, ma abbiamo sempre bisogno di qualcuno che ci conferisca questo Sacramento nel nome del Signore. Perché il Battesimo è un dono che viene elargito in un contesto di sollecitudine e di condivisione fraterna. Sempre nella storia, uno battezza l’altro, l’altro, l’altro… è una catena. Una catena di Grazia. Ma, io non mi posso battezzare da solo: devo chiedere ad un altro il Battesimo. E’ un atto di fratellanza, un atto di filiazione alla Chiesa. Nella celebrazione del Battesimo possiamo riconoscere i lineamenti più genuini della Chiesa, la quale come una madre continua a generare nuovi figli in Cristo, nella fecondità dello Spirito Santo.

Chiediamo allora di cuore al Signore di poter sperimentare sempre più, nella vita di ogni giorno, questa grazia che abbiamo ricevuto con il Battesimo. Incontrandoci, i nostri fratelli possano incontrare dei veri figli di Dio, veri fratelli e sorelle di Gesù Cristo, veri membri della Chiesa. E non dimenticate il compito di oggi: cercare, domandare la data del proprio Battesimo. Come io conosco la data della mia nascita, devo conoscere anche la data del mio Battesimo, perché è un giorno di festa.
Papa Francesco



Fonte: VATICAN.VA

Il Battesimo è la ‘porta’ della fede e della vita cristiana. Gesù Risorto lasciò agli Apostoli questa consegna: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato» (Mc 16,15-16).