COME LAMPADA SOPRA IL MOGGIO
Il padre redentorista Benedetto D'Orazio, uno dei primi biografi della serva di Dio, la presenta "attivista sbarazzina di Cristo" - un soprannome che ben le si adattava - e fa precedere la sua biografia da una lettera inviatagli dal padre gesuita Pietro Tacchi Venturi, figura di notevole rilievo che visse a lungo e, per qualche periodo, fu guida spirituale di Giuseppina verso la quale ebbe sentimenti di stima e predilezione.
Ciò che egli scrive intende essere un’autorevole testimonianza della straordinaria vita della sbarazzina di Cristo. Ci pare giusto riportare il testo di tale lettera per riconoscere ancor di più la levatura spirituale della serva di Dio.
Ciò che egli scrive intende essere un’autorevole testimonianza della straordinaria vita della sbarazzina di Cristo. Ci pare giusto riportare il testo di tale lettera per riconoscere ancor di più la levatura spirituale della serva di Dio.
Roma, Borgo S. Spirito 5
28 ottobre 1954
Molto reverendo Padre
Per più di venti anni conobbi, trattai, sostenni anche non poche volte le parti di Direttore spirituale di Giuseppina Berettoni, la Vergine fedele e saggia, come fu scultorialmente definita nel ricordo distribuito nell'anno stesso della sua morte. Ho tuttora viva in mente la sua leggiadra immagine, riflettente la profonda innocenza che splendeva dal suo casto sguardo, affocato d'amore verso Gesù. Egli se l'era fatta tutta sua e l'adoperava per la salute di peccatori induriti, i quali, giunti all'estremo della vita, dopo aver villanamente scacciato dal loro letto il sacerdote, conquisi dalle angeliche maniere di lei, si davano vinti, ammettevano il Ministro di Dio e spargevano lacrime sul Crocifisso.
Immagini ella pertanto, Reverendo Padre, se io, che ebbi la sorte di conoscere nella Giuseppina, quanto Dio sia ammirevole nei suoi Santi, benedica ora il Signore che, prima di farmi rivedere l'eletta vergine ridente e felice nella patria dei Santi, mi fa sapere che si pensa di toglierla di sotto il moggio, facendola glorificare dalla Chiesa, quod faxit Deus. Con religiosi saluti e raccomandandomi ai suoi santi Sacrifici.
Di vostra Riverenza,
Pietro Tacchi Venturi S.]
Le espressioni usate dallo storico padre gesuita, noto nel campo diplomatico per le sue mediazioni tra Santa Sede e Governo italiano, sono lapidarie e ci lasciano intuire le caratteristiche umane e spirituali di cui era dotata Berettoni. Inoltre rivelano l'esigenza di porla nella giusta luce additandola quale modello di santità.
scheda_______________________________________________________________________
Tacchi Venturi, Pietro - Gesuita (San Severino Marche 1861 - Roma 1956). Entrato nella Compagnia di Gesù nel 1878, ne fu segretario generale dal 1914 al 1921. Con l'avvento del fascismo svolse opera di tramite fra Santa Sede e governo italiano, trattando la cessione della biblioteca Chigi al Vaticano (1922), ottenendo l'introduzione del catechismo nelle scuole primarie secondo il testo approvato dai vescovi locali e concludendo l'accordo riguardante l'Azione cattolica del 1931. Tra le sue opere storiche: Stato della religione in Italia alla metà del secolo XVI (1908); Storia della Compagnia di Gesù in Italia (2 voll., 1910-51); Le opere storiche del P. Matteo Ricci (2 voll., 1911-13); Il B. Roberto Bellarmino (1923). È stato direttore di sezione (per le materie ecclesiastiche) dell'Enciclopedia Italiana e ha diretto una Storia delle religioni (2 voll., 1934-36).
(Enciclopedia Treccani)