mercoledì 4 settembre 2013

GIUSEPPINA BERETTONI: COSTANTE FEDELTA' ALLA SCELTA EVANGELICA / di p. Gino Concetti, ofm

GUARIGIONI, LOCUZIONI, VISIONI …
NELL’ITINERARIO VERSO LA PERFEZIONE,
NON POTENDO NASCONDERE QUESTI DONI, GIUSEPPINA
INCONTRÒ MOLTI OSTACOLI, SOFFRÌ PER LE TANTE PROVE



Giuseppina, come affermava anche il compianto Padre Giovanni Coradazzi, è una figura straordinaria, ricca di carismi e di esimie virtù tanto da suscitare un forte interesse spirituale tra i suoi contemporanei.

Con queste parole, fr. Gino Concetti (vedi) apriva un suo articolo pubblicato nel secondo numero del bollettino del Centro Giuseppina Berettoni, pubblicato nell'ottobre del 2006.

L'allora già anziano padre Gino Concetti, giornalista di punta dell' Osservatore Romano,  così continuava:

Sulla Berettoni sono state scritte diverse monografie da professionisti ed esperti di mistica e spiritualità come il domenicano padre Blat, professore di diritto canonico, durante i primi decenni del secolo scorso, all'università romana Angelicum. Il padre Blat ha raccolto, dopo la morte della Berettoni, di cui fu il direttore spirituale dal 1904 al 27 gennaio 1927, ultimo giorno di vita terrena, un ingente materiale consistente in lettere, diari e memorie. Purtroppo una parte di questi documenti è andata distrutta.

Lo Spirito Santo privilegiò la Berettoni con una molteplicità di carismi che nella sua vita hanno una grande rilevanza. Certamente essi non sono essenziali per la santità anche se spesso la santità si associa ad essi. Alla luce della sua esperienza si può affermare che la Berettoni ne fu superdotata. I biografi hanno registrato in lei carismi vari, come guarigioni, locuzioni, visioni e bilocazioni.

Nell'itinerario verso la perfezione, non potendo nascondere questi doni, Giuseppina incontrò molti ostacoli, soffrì per tante prove procurate anche da parte di coloro che avrebbero dovuto aiutarla a realizzare il progetto di vita che dio aveva preordinato per lei. Il padre Blat nelle sue memorie ha sempre cercato si saggiare la virtù della Berettoni riscontrando in lei la docilità alla volontà di Dio nell'accettare mortificazioni ed umiliazioni.
La serva di Dio, sin da bambina, conversava con Gesù, tanto da sentirsi "padrona" di mettere la sua vita nelle mani di Gesù in offerta completa ed incondizionata. Nei suoi approcci con la vita religiosa ha manifestato assoluta obbedienza alle superiore, carità verso le sorelle senza distinzione di grado, pronta osservanza della regola ed intenso spirito di preghiera che la teneva immersa in Dio anche nelle occupazioni manuali.

Per completare questo mio scritto mi piace citare due giudizi espressi da due noti personaggi.
 

Uno si riferisce al suo primo maestro spirituale, mons. Radini Tedeschi: "Dicono che la Berettoni sia un'esaltata, una isterica o che so io. Ebbene ella ha testa salda ed intelligenza sveglia, è refrattaria ad ogni suggestione allucinante".

Il secondo appartiene al padre Giovanni Coradazzi che, con tanta passione, aveva preparato tutta la sua documentazione necessaria ad avviare la causa di beatificazione. Infatti, di lei ha scritto: "Giuseppina Berettoni, arricchita da tanti doni celestiali, si è servita efficacemente di essi nel suo indefesso apostolato per sostenere ed aiutare i sacerdoti, consolare afflitti e guarire ammalati, realizzando così lo scopo per cui i carismi vengono elargiti, sì ai singoli
, ma anche a beneficio di tutta la Chiesa. Lo straordinario, nella Berettoni, è che tutti questi doni erano conglobati nella stessa persona, cosa insolita anche nella vita dei santi".

Gino Concetti, ofm