martedì 4 maggio 2021

QUANDO GIUSEPPINA BERETTONI BAMBINA INCONTRO' IL PAPA ... E CHE COSA ACCADDE


Papà Cesare Berettoni lavorava nell'ufficio sanitario del Vaticano e qualche volta portava con sé la piccola Giuseppina.

Accadde un giorno che il “demonietto”, sfuggendo alla sorveglianza paterna, venne a trovarsi fra i viali dei giardini vaticani dove, in quei momenti, passeggiava un uomo vestito di bianco.
Lì per lì si impaurì ma poi, improvvisamente, uscì dal suo nascondiglio, raggiunse il suo misterioso personaggio e lo abbracciò alle gambe. Leone XIII fu sorpreso dall'apparire dell'insolito personaggio: si chinò teneramente sulla bimba, prese delicatamente fra le mani la sua testina e avvolgendola con l'amorevole sguardo, subito la interrogò. La piccola, avendo espresso il desiderio di incontrare il Papa, fu condotta da Leone XIII nel suo studio privato.

Qui si svolse un singolare dialogo fra due spiriti eletti: Leone XIII, Vicario di Cristo, e Giuseppina, bimbetta, palletta nelle mani di Dio, seduta sulle ginocchia dell'augusto Pontefice. Bisognava scrivere un biglietto per andare in udienza dal Santo Padre... E qui avvenne il momento magico: il Santo Padre guidava la mano di Giuseppina nella scrittura del biglietto mentre questa felice di tanta attenzione, essendosi macchiata le dita d’inchiostro, cercò di pulirle strofinandole sulla manica della bianca veste!

Una birichinata, un esordio fantastico e quanto mai originale, improntato alla più grande spontaneità e all'insegna della tenerezza, segna il carattere vivace della protagonista di questa storia, una donna che non ha lasciato nulla di eclatante, se non una testimonianza di vita vissuta al servizio di Dio, come dono d'amore. (Letizia Li Donni)