Oh
sì, le piccole circostanze, le più insignificanti, giudicate
umanamente, possono avere ed hanno un’importanza massima per la
conversione o la santificazione di un’anima!
Io
lo credevo, per grazia Tua, o Gesù, ma d’ora innanzi lo crederò con
maggiore fermezza. Tutto è disposto dalla Tua infinita bontà, o Gesù
mio, tutto è ordinato al nostro maggior bene. E ciò contrariamente ad
ogni previdenza, ad ogni umana prudenza.
Sei sempre Tu, Bene mio, che agisci; è l’amor Tuo che lavora a distruggere o a edificare. Fa che sempre io vi scorga la Tua mano, in ogni evento; che non dimentichi mai la gran verità che tutto è disposto dal Tuo amore.
Sei sempre Tu, Bene mio, che agisci; è l’amor Tuo che lavora a distruggere o a edificare. Fa che sempre io vi scorga la Tua mano, in ogni evento; che non dimentichi mai la gran verità che tutto è disposto dal Tuo amore.
Tutto,
tutto anche quello che a noi può sembrare un male. Tranne il peccato,
non chiamerò nessun avvenimento, più doloroso che sia, con questo nome; il
solo peccato merita d’esser chiamato così.
Male,
male vero, solo male è il maledetto peccato, anche veniale, tutto il
resto che noi siamo soliti chiamare impropriamente con questo nome, non
solo non è male, ma è un bene positivo… tutto: la povertà, i disagi, le
persecuzioni, la malattia, tutto, tutto è un bene per colui che è in
grazia di Dio ... la croce è un bene, sotto qualsiasi forma mi si
presenti. La croce è l’emblema degli eletti. Ch’io ne resti sempre
fregiata".
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Questa pagina è stata scritta da Giuseppina nel 1925: è una pagina vibrante, densa di riflessioni, tratta dal suo Diario. Sembra riecheggiare san Paolo quando afferma che tutto concorre al bene di ciascuno e che non c’è altro di cui gloriarsi se non della croce di Cristo Gesù! Giuseppina ama la croce, ne fa il suo ornamento spirituale preferito perché sa bene che essa è strumento di santificazione, di salvezza, è dono prezioso dell’amore misericordioso di Dio.
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Questa pagina è stata scritta da Giuseppina nel 1925: è una pagina vibrante, densa di riflessioni, tratta dal suo Diario. Sembra riecheggiare san Paolo quando afferma che tutto concorre al bene di ciascuno e che non c’è altro di cui gloriarsi se non della croce di Cristo Gesù! Giuseppina ama la croce, ne fa il suo ornamento spirituale preferito perché sa bene che essa è strumento di santificazione, di salvezza, è dono prezioso dell’amore misericordioso di Dio.